Maschere veneziane e costumi storici: studio ed eleganza senza tempo
“Buongiorno Signora Maschera!”: ecco il saluto più ripetuto a Venezia durante il Carnevale quando, soprattutto dal tardo Duecento, inizia a svilupparsi in città un vero e proprio “business del travestimento”.
Una bottega dopo l’altra, gli artigiani si specializzano nel produrre maschere e costumi, dai modelli e dai materiali sempre diversi; affinano le loro tecniche e ne testano di nuove; aprono scuole per addestrare gli aiutanti. Sono i cosiddetti “mascareri”, che tra gesso, cartapesta, piume e perline si guadagnano il titolo di veri e propri artisti.
Perché qui il Carnevale non era solo una festa, il camuffamento giocava un ruolo importantissimo: il popolo poteva divertirsi, e farlo nell’anonimato. La maschera annullava la classe sociale, il sesso, l’età, gli stereotipi. Ciascuno poteva assumere nuovi comportamenti, in linea con le sue mutate sembianze. Tutto diventava lecito, anche la satira politica, la prostituzione e a volte i delitti.
La Repubblica dovette metterci un freno, ma la magia del Carnevale Veneziano è rimasta la stessa, come quella dei suoi favolosi costumi.
A parlarcene è Carlo Marega, a capo del rinomato Atelier che porta il nome della sua famiglia. Siamo riuscite per un attimo a staccarlo dalle sue creazioni e, con grande onore, a intervistarlo.
La sua è un’attività di prestigio, ma anche molto originale e complessa. Come è diventato creatore di maschere veneziane?
La voce di Carlo tradisce fin da subito un misto di entusiasmo e di orgoglio:
“La mia storia comincia.. con il vetro. Sono nato a Murano da una famiglia di mastri vetrai; la produzione artigianale mi ha sempre affascinato, ma con il tempo ho capito che la creatività va alimentata; avevo dentro di me il desiderio di imparare qualcosa di nuovo, per crescere e migliorarmi come artista”.
Carlo da ragazzo lavora nell’azienda di famiglia e nel frattempo frequenta le scuole serali, iniziando a sognare “qualcosa di suo”.
“A 26 anni finalmente ho aperto un negozio tutto mio, il primo dove si realizzavano gli anelli in vetro di Murano. Ma dopo qualche tempo, parliamo degli anni Ottanta, sono entrato in contatto con il mondo delle maschere ed è stato amore a prima vista. Un mondo che per me era, ed è ancora, fantastico; un mondo a colori, in grado di “trasformare” l’immagine delle persone. Ed è così che ho deciso di mettermi alla prova in questa realtà per me quasi sconosciuta; ho ricominciato “a studiare”, per imparare la tecnica di lavorazione delle maschere”.
Come si decora una maschera?
“Si copia..”
Battuta pronta, simpatia e grande creatività; sono queste le qualità che hanno permesso a Carlo di arrivare a gestire l’atelier e a continuare a guidarlo verso il successo.
Non solo creazione e vendita costumi, ma anche organizzazione eventi: qual è il più seguito?
“Sicuramente uno dei più apprezzati è il nostro “Casanova Gran Ball”, un gran ballo in maschera con costumi del ‘700 e dell’800 che ha come sfondo, ovviamente, la magia di Venezia. Broccati, nastri, perle e merletti permettono ai partecipanti di fare un tuffo nel passato. Anche i dirigenti della Disney hanno voluto parteciparvi.”
Un evento che non può non fare gola a molti vip.. ha qualche altro nome da svelarci?
Da persona molto discreta e professionale, Carlo è titubante a rivelare l’identità dei suoi clienti più famosi, ma alla fine decide di fare una piccola eccezione, e riusciamo a strappargli qualche nome: Julia Roberts, Ricky Martin, Sean Lennon, il figlio del mitico John, Luca Zingaretti, Paolo Villaggio e Rodrigo Garcìa.
Cosa cerca di offrire ai suoi clienti?
“Quello che voglio è dargli qualcosa di personalizzato, unico. Quando un cliente si rivolge a me, non cerco solo di soddisfare una richiesta, ma anche di indirizzarlo con i miei consigli e la mia esperienza. È questo il nostro valore aggiunto: dietro a ogni creazione c’è un lungo lavoro di ricerca, di studio e di personalizzazione, per creare qualcosa che sia davvero “su misura”.
Ne deduciamo che i suoi clienti siano molto diversi tra loro, per professione, nazionalità, interessi. Come si riflette questo nel suo lavoro?
“Il lavoro mi insegna che bisogna conoscere le persone, ascoltarle, per realizzare la maschera perfetta per ognuna di loro. Comunicare è la vera chiave per crescere, come individui e come artisti. In tanti anni di lavoro tra l’Italia e la Cina mi è capitato di vivere situazioni diverse, anche molto divertenti. Sicuramente una cosa che accomuna un po’ tutte le nazionalità è questa: se la donna decide di comprare lo fa, se invece è l’uomo a volerlo, non sempre la donna glielo permette”.
Carlo ride di gusto e ci saluta così:
“Il segreto è imparare a vivere prendendo pregi e difetti delle persone, facendone tesoro”.
Un invito prezioso che tutti possiamo fare nostro. Intanto vi suggeriamo di visitare il sito dell’Atelier Marega e scoprire le sue incredibili collezioni di maschere e costumi storici.
Ti piace?
Vorresti inserire questa tappa nel tuo viaggio?
Atelier Marega
(Showroom, workshop,office ecc)
INDIRIZZO:
San Polo 2940/B
30125 Venezia
TELEFONO:
+39 041 52 44 650
E-MAIL:
info@marega.it